117-138 d.C.
Il complesso adrianeo, in opera mista di laterizi e reticolato, consiste in una serie di ambienti rettangolari affiancati, pavimentati in opus spicatum e disposti su due piani, con fronte sulla via valle-Foro. Sul lato verso la valle si affacciava su un diverticolo ad essa ortogonale, costituito da due carreggiate poste a quote diverse, per superare il dislivello esistente in senso E-W. La più alta consentiva l’accesso al complesso. Il limite occidentale del complesso, che dava probabilmente su un altro diverticolo, non è stato ancora messo in luce.
Il lato posteriore era servito da una via basolata, larga circa 4 metri, al di sotto della quale passava un grande collettore diretto a valle. Questa via separava il complesso dalle potenti strutture erette a sostegno del versante settentrionale del Palatino. Del vasto progetto urbanistico adrianeo faceva parte, infatti, anche il contenimento delle pendici palatine, con imponenti sostruzioni che ne armavano il fronte settentrionale. Tra queste e il muro che delimitava il retro del complesso si sviluppava una serie di pilastri, collegati da arcate, che rendevano la strada del tutto simile alla via Nova nel Foro, della quale rappresenta la prosecuzione.
Foto: Palatino NE, Area IV: “Terme di Elagabalo”. Ortofoto con sovrapposizione del complesso adrianeo. In nero le strutture murarie, in grigio chiaro l’impianto fognario.