Gli ambiti di ricerca funzionali agli obiettivi individuati determinano l’impiego di metodologie integrate con una forte componente interdisciplinare. Si tratta di:
- scavi stratigrafici condotti in estensione;
- analisi geomorfologiche e paleoambientali della porzione nord-orientale del colle Palatino, sia in rapporto alla valle del Colosseo, sia in relazione alla valle che lo divide dal Celio, sia rispetto alla vallecola che lo separa dalla Velia, oggi occupata dalla strada che sale all’Arco di Tito (via Sacra);
- analisi delle fonti letterarie ed epigrafiche e della ricchissima bibliografia (di carattere storico, antiquario e archeologico) relativa al settore;
- analisi topografico-urbanistica diacronica dei principali blocchi strutturali, indagati e interpretati anche nella loro valenza architettonica, e studio della viabilità interna e perimetrale della pendice palatina nel suo vertice nord-orientale fino l’ampia terrazza che sostiene il tempio di Eliogabalo;
- analisi della cartografia storica;
- analisi dei contesti ceramici e delle tipologie edilizie, cronologicamente seriati e messi a confronto per fasce cronologiche con altri depositi e complessi coevi.
Carta geologica del Palatino.
In alto: Palatino NE: planimetria delle strutture rinvenute (2011). I colori indicano i periodi individuati.
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