Strategia e procedure

          

Lo scavo ha adottato la strategia per grandi aree (open area), e una procedura rigorosamente stratigrafica, che consiste nella rimozione dei depositi in successione inversa al modo in cui si sono formati.

- Il terreno viene setacciato a secco o in acqua a seconda delle caratteristiche dei depositi. Manufatti ed ecofatti sono contestualmente raccolti. In Laboratorio i reperti vengono lavati (ad eccezione dei vetri, dei metalli e degli intonaci), o puliti, siglati (Località, Area, Anno, US), e preliminarmente classificati. I reperti particolari (monete, oggetti in osso e in metallo, vetro ecc.), hanno un numero di identificazione progressivo e vengono registrati su un apposito quaderno.

- Il matrix di Harris viene redatto sullo scavo; la messa in fase e la periodizzazione delle sequenze stratigrafiche sono effettuate in laboratorio, insieme allo studio dei materiali.

- Di ciascuna unità stratigrafica si esegue una pianta quotata, una sezione, e una foto. Pianta, sezione e foto costituiscono gli allegati delle schede descrittive (US, USM e USR) fornite dall’Istituto Speciale per il Restauro e la Conservazione (ISCR).

- Le piante di strato sono appoggiate ad una griglia georeferita, procedono su punti rilevati con la stazione totale e sono realizzate alla scala di 1:20. Alla stessa scala vengono eseguite le sezioni. Situazioni particolari prevedono scale più basse. Le quote riportate sulla documentazione sono tutte assolute. Ortofotogrammetria e fotoraddrizzamento sono riservati al rilevo delle murature e dei pavimenti. Tutti i grafici vengono scansionati e trasferiti in CAD. In alcuni settori particolarmente complessi e ben conservati è stato di recente utilizzato lo scanner laser 3D a nuvola di punti.

- La documentazione fotografica si è arricchita di un fotomosaico zenitale di tutta l’area indagata, agganciata ai punti fiduciari dello scavo, utilizzando le apparecchiature, i programmi e il personale tecnico forniti dal CNR.

- L’archiviazione e la gestione della documentazione è affidata a: un sistema appositamente progettato, costituito da più sotto-sistemi che convivono e si integrano:

·         un data base realizzato in MySql, costituito da varie tabelle relazionate tra loro, in cui sono contenuti tutti i metadati e parte dei dati;

·         un Sistema Informativo Territoriale (SIT) realizzato in ArcView 3. per correlare i dati alfanumerici con le planimetrie;

·         diversi  DTM che ricostruiscono la geomorfologia del territorio nelle sue fasi storiche;

·         un software sviluppato in linguaggio Java per la visualizzazione dei modelli 3D real time, costruiti con tecniche di ottimizzazione poligonale e successivamente connessi al data base attraverso la programmazione di un client java per il server MySql.

  

  

 

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