Santuario della Velia

Dalla metà VIII secolo a.C. al 64 d.C.

Due sono i santuari sinora individuati con certezza, uno ai piedi della Velia, l’altro di fronte, poco più ad oriente, sul lato opposto di quella che sarà la via Sacra. La creazione di entrambi risale alla fase della fondazione della città. Ricostruiti più volte, ambedue sopravvivranno sino all’incendio neroniano e, pur sotto altre forme, sino alla fine dell’età antica. 

Agli inizi dell’età repubblicana il santuario sulla Velia è interessato da una radicale monumentalizzazione, di cui rimangono resti notevoli presso il limite settentrionale dell’Area II: un’area lastricata e un bothros rettangolare, realizzati in blocchi di cappellaccio, e una serie di teche votive sovrapposte. Gli ultimi rifacimenti risalgono all'età tardo repubblicana.

                             

Palatino NE, Area II: sequenza cronologica dei riempimenti e delle fasi costruttive delle teche A (a sinistra) e B, santuario della Velia. 

Foto: scodella troncoconica in impasto rosso con ansa a maniglia, dalla teca B, (metà del VII secolo a.C. ca.).

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