Geomorfologia

Geologia e geomorfologia del comparto vallivo e del Palatino

Carta geologica del Palatino ricostruita sulla base degli affioramenti e dei carotaggi (Elab. Antonia Arnoldus Huynzendveld).

 

I colli oggi al centro di Roma alla fine del periodo Vulcano Laziale costituivano un unico pianoro, inciso in seguito dall’erosione dei corsi d’acqua, primi fra tutti il Tevere con i suoi affluenti. Le acque hanno scavato il piano originario, dando luogo alle valli che oggi separano i colli. 

Lo scenario attuale della valle del Colosseo è il risultato degli  interventi di età imperiale, neroniani e soprattutto flavi, i cui piani di calpestio sono stati ripristinati con la sistemazione ottocentesca della piazza del Colosseo.

Considerando che le prime tracce insediative di età protostorica, individuate sia nella valle che lungo il tracciato della via diretta al Foro, si attestano su profondità che arrivano fino ai 12 m. al di sotto degli attuali, è facile immaginare quanto dovesse essere diverso il paesaggio in origine.

Le analisi geomorfologiche hanno dimostrato come la valle, verosimilmente già in età protostorica, fosse pressoché priva della palude che era stata  finora supposta al suo centro

Visualizzazione 3D della geomorfologia del Palatino e dei settori limitrofi rispetto alla cartografia attuale con l’indicazione della rete idrica antica.

 

 

 

 

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