Età augustea e giulio-claudia

Dal principato di Augusto all'incendio del 64 d.C.

Il quartiere in età augustea si presenta definitivamente strutturato. Alle due strade già da tempo esistenti (via valle-Foro e via Circo Massimo- Esquilino), se ne erano aggiunte, convergendo sul loro incrocio, altre due note solo a partire dall’età augustea (ad Est la prosecuzione intramuranea della via Tusculana e a SE una strada proveniente da Porta Capena che costeggiava il fianco occidentale del Celio). L’attività edilizia è convulsa, documentata dalle continue refezioni dei basolati stradali (se ne contano tre tra età augustea, tiberiana e claudia), e delle sottostanti fogne (in cementizio, in travertino, in laterizio), dai continui restauri delle domus, documentati da strutture prima in opera reticolata e poi in laterizio. Il recinto delle Curiae Veteres è di nuovo riedificato in laterizio ed accoglie al suo interno una platea e un’ampia gradinata in travertino verso il Palatino. In quest’area sacra e di fronte ad essa nella valle si registrano i più importanti rinvenimenti 

All’interno delle Curiae:

  1. dediche da parte dei suonatori di strumenti in bronzo di statue ad Augusto e ai suoi familiari prima sulla platea (dal 12 a.C.), poi (nel 42 d.C.), in un’edicola appositamente costruita;
  2. ricostruzione da parte dell’imperatore Claudio di un tempio bruciato tra il 51 e il 54 d.C., di cui non è noto il “titolare”, da identificare forse con il sacrario del Divo Augusto dedicato, a detta delle fonti letterarie, dalla moglie Livia nel 26 d.C nella casa natale del principe;

Di fronte all’ingresso delle Curiae:

  1. costruzione sull’incrocio delle quattro vie su menzionate di una fontana da identificare con la prima Meta Sudans, alta 16 metri e con vasca rettangolare animata sui lati lunghi da un’esedra. La forma del saliente ricorda le mete del circo (di qui il nome tramandato dagli autori antichi). Il monumento è sul vertice di quattro (o cinque), delle 14 regiones in cui Augusto aveva diviso nel 7 a.C. la città. Poiché la sua posizione presuppone tale nuova organizzazione urbanistica, la sua realizzazione va collocata intorno a questa data. Danneggiata dallo stesso incendio che aveva distrutto tra il 51 e il 54 d.C. il tempio nelle Curiae Veteres, la Meta venne completamente ricostruita in età claudia;
  2. costruzione di un piccolo podio attribuibile ad un compitum (edicole dedicate ai Lari poste sui crocicchi a protezione dei quartieri), addossato alla vasca della fontana (forse il compitum Fabricium noto dalle fonti epigrafiche).  

 

Foto: cantiere della Meta Sudans, area II: la Meta augustea tra le fondazioni neroniane e il crollo delle fondazioni della vasca della fontana flavia. 
 
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