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Due sono i comparti dell’Area Archeologica Centrale, dati in concessione dal MiBAC al Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza-Università di Roma per ricerche e scavi diretti da Clementina Panella.

I responsabili per la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma (SSBAR) sono la dott.ssa Rossella Rea per la Piazza del Colosseo e le dott.sse Ida Sciortino e Anna De Santis per il Palatino.

Il primo dei due cantieri, attivo dal 1986 al 2003 ed incentrato sui resti della Meta Sudans, una monumentale fontana di età flavia abbattuta nel 1936, ha interessato il settore urbano compreso tra Arco di Costantino, basamento del Colosso e fronte orientale del Tempio di Venere e Roma (cantiere Meta).

Nel 2001 è iniziato lo scavo del tratto della pendice del Palatino che costeggia le sostruzioni della c.d. Vigna Barberini, dall’Arco di Costantino all’Arco di Tito, nel Parco Archeologico del Foro Romano/Palatino (cantiere Palatino). Benché i due cantieri siano divisi dalla strada pedonale che sale al Palatino, le stratigrafie rinvenute hanno restituito un continuum ambientale e topografico, cui ha giovato l’ampliamento degli spazi indagati.

Dal 2017 le indagini della pendice palatina proseguono verso meridione, sotto la direzione della prof.ssa Maria Teresa D'Alessio.

 

          

Vedute generali del cantiere del Palatino NE: verso l'Arco di Tito (a sinistra) e verso l'Arco di Costantino (2012).                        

In alto: veduta dal Colosseo dell’Area della Meta Sudans ai piedi dell’Arco di Costantino, reinterrata dopo lo scavo (2003), a destra un tratto delle pendici nord-orientali del Palatino, (indagine iniziata dal 2001 e conclusasi nel 2017).

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